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      Hanno la corona come le nespole, e dentro sono molto colorite; hanno grani nel modo che hanno li fichi e la scorza come quella del fico, e sono di buon sapore, e truovansene li campi pieni in molte parti, e fanno questo effetto a chi gli mangia, che mangiandone due o tre o piú lo fa orinare orina di colore di vero sangue. Il che intervenne una volta a me, che avendone mangiato e andando ad orinare, alla qual cosa questo frutto molto incita, come viddi il color dell'orina entrai in tanto sospetto della vita che restai come attonito e spaventato, pensando che questo accidente mi fusse intervenuto per altra causa. E senza dubbio la imaginazione mi poteva causar gran male, se non che quelli che eran meco subito mi confortorono dicendomi la causa, perché erano persone esperimentate e antichi di quel luogo.
      Nascevi ancora uno rampollo, il quale gli uomini del paese chiamano bihaos, che getta alcuni rametti diritti e foglie molto larghe, delle quali gl'Indiani molto si servono in questo modo. Delle foglie cuoprono alcune volte le case, ed è molto buona materia per simile ufficio, e alcune volte quando piove se la mettono sopra la testa e difendonsi dall'acqua; fannone similmente certe ceste, le quali loro chiamano havas, per suo uso, molto ben tessute, e fra esse intertessono questi bihaos, la qual tessitura è tale che, benché sopra queste ceste piova o caschino in qualche fiume, non però si bagna quello che vi è stato messo dentro. Le dette ceste fanno delli rami di detti bihaos, delli quali con le foglie ne fanno per servirsene per il sale e altre cose piú sottili, e sono molto ben fatte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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