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      E credo che sia delli migliori pesci al gusto del mondo, e che piú s'assomigli alla carne: e in tanto al vederlo s'assomiglia al bue, che chi non l'ha veduto intero, vedendolo quando è tagliato in pezzi, non saprà che credere, cioè se è bue o vitello, e di certo ogniun crederà che sia carne, e in questo s'ingannariano tutti gli uomini del mondo. E parimente il sapor suo è di buonissimo vitello, e la salata sua è eccellente e dura gran tempo; né a modo alcuno è simile a questo il varolo di queste parti. Questo manati ha una certa pietra o vero osso nella testa, dentro al cervello, la quale è molto appropriata al mal della pietra, la quale s'abbrucia e macina sottilmente in polvere, e si piglia questa polvere quando la doglia si sente la mattina a digiuno, tanto quanto potria star sopra un quattrino, con un fiato di buon vino bianco; e toltola tre o quattro mattine s'acquieta la doglia, secondo alcuni che l'hanno provato e me l'han detto. E io, come buon testimonio di veduta, affermo aver veduto cercare questa pietra con gran diligenzia molti, per l'effetto che è detto.
      Altri pesci vi sono poi, cosí grandi come questi manati, che chiamano pesce vihuella, che porta nella cima del corpo una spada che d'ogni banda è piena di denti molto acuti, la qual spada è d'una certa cosa natural sua molto dura e forte, ed è lunga quattro o cinque palmi, e a questa proporzione è la sua grossezza. Chiamasi questo pesce pesce spada, e truovasene delli piccoli quanto una sardella, e di grandi tanto che dua paia di buoi arebbero fatica a tirarlo sopra una caretta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260