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      Delle opinioni a chi drizzò Plinio il suo libro della naturale istoria, con una relazione sommaria delle materie che in questo secondo libro si trattano.
      Cap. I.
     
      Scrisse Plinio trentasette libri della sua naturale istoria, e io in questa prima parte della mia opera ne scrivo venti, ne' quali (come ho già detto) per quanto potrò intendo d'imitarlo.
      Il primo libro di Plinio fu il proemio drizzato con tutto il libro all'imperator Tito, benché altri vogliano che a Domiziano il drizzasse, né mancano di quelli che dicono a Vespasiano: ma questo poco m'importa, poiché io non scrivo seguendo l'auttorità d'istorico alcuno o di poeta, ma come testimonio di vista nella maggior parte di quanto qui tratterò. E quello che non avrò io stesso veduto, il dirò per relazioni degne di fede, non dando in cosa alcuna credito a un solo testimonio, in quelle che non abbia io personalmente isperimentate, ma a molti sí bene; e le dirò nella maniera che io intese l'ho e da chi, perché ho ordini e carte della Maestà cesarea che tutti i suoi governatori e ufficiali in tutte l'Indie mi diano aviso e vera relazione di quanto serà degno d'istoria, per testimoni autentici, con le ferme de' lor nomi e con segni di scrittori publici, di modo che facciano indubitata fede; perché, come prencipi zelanti e amici della verità, vogliono che questa naturale istoria dell'Indie si scriva interamente e senza niuno fuco.
      Percioché, come Plinio dice, ancorché paia chiaro il cammino da potersi intendere la verità, è nondimeno difficile, perché gli uomini diligenti si stancano o stomacano d'investigare il certo, e per non parere ignoranti non si vergognano di mentire; onde è molto pericoloso il creder molto, quando che è autore del falso e persona grave e di auttorità. Certo che io veggo cose, scritte in Spagna, di queste Indie che mi maraviglio come abbiano tanto ardimento avuto gli auttori di dirle, isviandosi tanto dalla verità quanto il ciel dalla terra; e si fidano a' loro eleganti stili, e par loro di iscolparsi dicendo: "Cosí l'ho io udito, e se ben non l'ho veduto, l'ho però inteso da persone che veduto l'hanno e me l'hanno dato ad intendere", di modo che su questa fidanza hanno ardire di scriverlo al papa e alli re e prencipi stranieri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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