Ma, ritornando al proposito nostro, secondo il medesimo Beroso dico che Ispalo, che fu nono re di Spagna, diede il nome al fiume Ispali, o a Siviglia, che gli antichi Ispali chiamarono; e gli abitatori di questa contrada furono chiamati Ispali, che furono gente che dalla Scizia menò qui Ercole seco, come l'arcivescovo don Rodrigo dice. E si crede che 'l sopradetto Ispalo fosse figliuolo di questo Ercole libio (non già di quel forte tebano, che fu piú di 700 anni poi). A questo Ispalo succedette Ispano, dal quale fu cosí detta la Spagna, e il quale fu nepote del sopradetto Ercole libio, che, come vuol Beroso, fu 223 anni prima che s'edificasse Troia e 1710 prima che 'l Salvator nostro prendesse questa nostra carne nel mondo. E come da costui tolse la Spagna il nome, cosí si crede che ella fosse anco chiamata dal nome degli altri nove re passati, perché questi vi fu il X re. Scrive l'arcivescovo don Rodrigo che il sopradetto Ercole condusse seco Atlante, che fu presso al tempo di Mosè, il quale Atlante dice Beroso che non fu moro ma Italiano, e ch'ebbe un fratello chiamato Espero, come Iginio scrive: e questi restò successore ed erede ad Ercole in Spagna e vi regnò dieci anni, perché Atlante poi lo scacciò dal regno e lo fece ritornare in Italia, onde e la Spagna e l'Italia furono da lui chiamate Esperie; e non dalla stella Espero, come vogliono i Greci. Questo re Espero vuol Beroso che cominciasse dopo Ercole a regnare in Spagna, 171 anni prima che fosse edificata Troia, e 603 prima che Roma, e 1658 anni innanzi all'incarnazione di nostro Signore.
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