E cosí gli si pagò poi tutto il tempo mentre egli visse, doppo che queste isole discoverse; e fu anco cosí pagato al secondo admirante don Diego Colombo, suo figlio, e cosí ora anco ne gode don Luigi Colombo suo nepote, terzo admirante.
Prima che Cristoforo Colombo si ponesse in mare, consultò alquanti giorni di lungo questo suo viaggio con un religioso chiamato fra' Giovan Perez, dell'ordine di san Francesco, che era suo confessore e stava nel monasterio della Rabida, che è una mezza lega lungi di Palo verso il mare. Con questo fra' Giovanni solo communicò il Colombo i suoi secreti, e ne ricevette molto aiuto, perché questo religioso era buon cosmografo. Era con costui in questo monasterio stato il Colombo qualche tempo prima, e da lui era stato spinto agire nel campo di Granata, quando vi ottenne il suo intento. Nel ritorno adunque si venne a stare nel medesimo monasterio, e ordinò co 'l padre la vita e l'anima sua, perché come buon cristiano si confessò e communicò, e pose nelle mani del misericordioso Iddio questo suo viaggio, come negozio nel quale doveva servirlo e accrescerne la sua republica cristiana e fede catolica.
Egli finalmente di venerdí, a' tre di agosto del medesimo anno del 1492, uscí dal porto di Palo, per lo fiume di Saltes, nel mare Oceano, con le sue tre caravelle armate: la capitana, su la quale esso andava, era chiamata la Gallega; delle altre due, una se ne chiamava la Pinta, e n'era capitano Martino Alonso Pinzon, l'altra era chiamata la Ninna, e n'era capitan Francesco Martino Pinzon, e con lui andava Vincenzio Pinzon; ed erano tutti tre questi capitani fratelli e pilotti e cittadini di Palo, e la maggior parte delle genti che in questa armata andavano erano di Palo medesimamente, e potevano esser tutti da 120 uomini.
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