Mentre che a questo modo andavano, un marinaio di quelli che andavano nella capitania, che era di Lepe, disse: "Lume, lume; terra, terra". E tosto un servitore di Colombo, chiamato Salzedo, replicò dicendo: "Questo stesso e l'ha già detto l'admirante mio signore". E il Colombo tosto soggiunse: "Poco ha che io l'ho detto, e ho veduto quel lume che è in terra". E cosí fu che un giovedí, due ore doppo mezzanotte, l'admirante chiamò un gentiluomo chiamato Escobedo, repostiero di letti del re catolico, e gli disse che vedeva lume.
La mattina seguente, sul farsi dí, all'ora che aveva il giorno avanti il Colombo detto, dalla capitania si vidde l'isola che gli Indiani chiamano Guanahani, dalla parte di tramontana. E colui che vidde primo terra quando fu giorno si chiamava Rodrigo di Triana; e fu questo dí che si scoverse terra agli undici d'ottobre del medesimo anno del 92. E perché le parole del Colombo riuscirono vere, in vedersi terra nel tempo che esso detto aveva, si suspicò maggiormente che egli ne fosse certificato prima da quel pilotto che s'è detto di sopra, che morí in casa sua. Potrebbe bene anco essere che, veggendo esso determinati tutti di volere ritornarsi adietro, confidandosi nella bontà d'Iddio, dicesse quelle parole e vi constituisse quel termine.
Ma, ritornando all'istoria, questa isola che prima si vidde, come s'è detto, è una dell'isole che chiamano delli Lucai. Quel marinaro che ho detto che vidde il lume in terra, ritornato poi in Spagna, perché non gli si diede il beveraggio, licenziatosi se ne passò in Africa e rinegò la fede; e come s'è detto di sopra era di Lepe, che cosí m'hanno referito Vincenzio Iannez Pinzon e Fernando Perez Matheos, che in questo primo viaggio si ritrovarono.
| |
Lepe Colombo Salzedo Colombo Escobedo Colombo Indiani Guanahani Rodrigo Triana Colombo Iddio Lucai Spagna Africa Lepe Vincenzio Iannez Pinzon Fernando Perez Matheos
|