Pagina (531/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Le genti adunque del continovo in questa isola mancavano, e quelli che v'erano tanto si restavano di ritornarsi in Spagna quanto che non avevano vascelli da ritornarsene, e del ritorno dell'admirante non s'aveva certezza alcuna; onde si teneva questo paese quasi per perduto e per disutile, e quelli che v'erano con gran paura vi stavano; e vi si sarebbono senza alcun dubio persi se non erano soccorsi da quelle tre caravelle che dalle isole di Canaria vi mandò l'admirante, le quali portarono piú di 300 uomini sentenziati a morte e banditi in questa isola, che furono cagione, con quelli pochi che v'erano, che questa isola non si disabitasse del tutto. E non avevano già i cristiani ardimento d'uscire dalla città, né di passare il fiume da questa altra parte. E si può dire di certo che per questo soccorso fu ristorata la vita di quelli che qui stavano, e si mantenne che non si perdesse del tutto questa isola, perché fra queste nuove genti vennero molti valenti uomini e persone segnalate; onde perderono affatto gl'Indiani ogni speranza di dovere piú vedere senza cristiani questa isola, massimamente che indi a poco tempo vi videro anco venire l'admirante con l'altre tre caravelle e con buone genti, avendo già scoperte altre isole e parte di terra ferma, come s'è detto.
      Egli, giunto in questa città, che allora stava dall'altra parte del fiume, ritrovò don Bartolomeo suo fratello con gli altri cristiani in pace, benché alcuni stessero di malavoglia per l'absenzia di Roldan Scimenes e ne mormorassero, come è il costume di questa terra; perché ancora v'erano alcuni affezionati e infetti delle vecchie passioni del tempo di fra' Buil.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Spagna Canaria Indiani Bartolomeo Roldan Scimenes Buil