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      Né posso pensare che senza la lor colpa fussero gl'Indiani castigati e quasi estinti dal giusto Iddio, perché erano viziosi e sacrificavano a' demonii, con le lor cerimonie e riti che si diranno appresso, quando sarà tempo: non già tutti, perché sarebbe impossibile, ma una parte di loro.
     
     
      Come il commendatore maggior d'Alcantara venne al governo di questa isola, e come, partendo Francesco di Bovadiglia con tutta l'armata, perí in mare con gran copia d'oro, benché l'admirante, prevedendo questa tempesta, ne avesse il commendator maggiore avisato.
      Cap. VII.
     
      Nel tempo che il commendatore di Larez don fra' Nicola d'Ovando, dell'ordine e cavalleria militare d'Alcantara, passò in questa città di San Domenico, non era ancora commendator maggiore del suo ordine, ma, vacando in quel mezzo per la morte di don Alonso di Santigliano questa commenda, il re catolico ne fece grazia al detto commendatore di Larez, che era già qui stato qualche anno; e per questo, mentre che di lui tratterò, nol chiamerò altramente che commendator maggiore. Ora costui, per ordine delli re catolici, se ne venne a questa isola con trenta fra navi e caravelle; nella quale armata vennero molti cavalieri e nobili di diverse parti delli regni di Castiglia e di Leone. Perché, mentre visse la reina donna Isabella, non si lasciavano passare a queste Indie se non i vassalli proprii degli stati del patrimonio della reina, benché questi stessi furono coloro che le Indie discoprirono, e non gli aragonesi né i catalani né i valenziani né altri vassalli del patrimonio del re catolico.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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