Pagina (622/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Giovanni d'Ampies, fattore di Sua Maestà, fece un altro ottimo ingegno in cima della riviera di Nigua, nel fiume che chiamano Iaman, otto leghe lontano da questa città; e restò agli eredi suoi, ed è una gentile eredità.
      Un altro ingegno e de' migliori dell'isola ha l'admirante don Luigi. Ma, perché questi ingegni e utili del zuccaro incominciarono presso al fiume di Nigua, per dire tutti quelli che in questa riviera sono e che con loro confinano, che sono i cinque detti di sopra, non si è posto questo dell'admirante al principio, come è ragione che in tutto quello che tocca all'Indie preceda egli a tutti gli altri: poiché quanto vi hanno tutti da mangiare o l'hanno con queste Indie acquistato tutto a lui si dee, essendo l'avolo suo stato causa che se ne abbia quanto se ne ha. Ma per andar ordinato (come ho detto) fu bisogno incominciare con l'ingegno di Francesco di Tapia, e di seguire poi nella guisa che s'è fatto, perché quando questo dell'admirante si fece ve ne erano già in questa isola degli altri. Questo fu edificato dall'admirante don Diego Colombo 4 leghe lontano da questa città di San Domenico, dove dicono la Isabella Nova; ma poi la vicereina donna Maria lo trasferí nel luogo dove ora sta, che è migliore e piú presso alla città.
      Un altro ingegno fu edificato dalli licenziadi Antonio Serrano e Francesco di Prato, che ora è del contatore Diego il cavaliero, ed è piú vicino di tutti gli altri a questa città, perché non ne sta piú che due leghe lontano, presso al fiume che chiamano di Iuca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Ampies Sua Maestà Nigua Iaman Luigi Nigua Indie Indie Francesco Tapia Diego Colombo San Domenico Isabella Nova Maria Antonio Serrano Francesco Prato Diego Iuca