Sí che, partito questo caciche con gli suoi Indiani, indi a pochi giorni ritornò la caravella, co' cristiani che avevano accompagnato il Gonzalo e portato il presente che s'è detto, e dissero che n'avea preso gran piacere don Enrico, con la moglie sua e con tutti gli altri Indiani. Egli per la medesima caravella rimandò tutti i neri e gli schiavi che avea di cristiani, e mandò a dire che s'alcuno schiavo nero o indiano se ne fuggisse ne l'avisassero, perché l'avrebbono fatto cercare e l'avrebbono poi rimandato legato al suo padrone, secondo che era stato col capitano Francesco appuntato. E cosí per principio questa paga li furono pagati que' neri che mandò, conforme al patto già fatto, e ricevettero questo prezzo alcuni Indiani che esso con la caravella rimandò e co' neri stessi; ed essendo sodisfatti se ne ritornarono poi a don Enrico.
Come in questo tempo vennero di Spagna alquanti lavoratori per abitare Monte Cristo e Porto Reale, per opra e sollicitudine di un cittadino di questa città chiamato Bolagnos.
Cap. X.
Nel medesimo anno del 1533, nel fine d'agosto, vennero sopra una nave in questa città di San Domenico da sessanta lavoratori o contadini, e la maggior parte di loro con moglie e figli, per abitare Monte Cristo e Porto Reale. E riposati che furono qualche dí in questa città di San Domenico, si partirono e andarono al destinato lor luogo, portando certi capitoli d'essenzioni e grazie che Sua Maestà loro concedeva, perché avessero piú volentieri e meglio potuto abitare quel luogo.
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