E perché s'intenda e creda che l'oro nasce e si genera nelli luoghi alti, e ne viene poi giú a basso dove si trova, vi è uno indizio molto evidente, del quale ci fanno fede i carboni che di legna si fanno. Già si dice che il carbone sotto la terra non si putrefa mai, e io lo credo, che questa è una spezie sua proprietà; e se pure ciò non è in tutti li legni, tengo che alcuni questo privilegio abbiano, perché accade che, lavorandosi e cavandosi alcune minere nelle falde d'un monte, o pur nel mezzo o in altra parte di lui, ed essendosi andato in giú in terreno in tutto quattro o cinque passi, in quella stessa bassezza dove si ritrova l'oro vi ritrovano anco carboni, e prima anco alcuna volta; e questo aviene in terra che si giudica essere intatta e vergine. E questi tali carboni stanno cosí freschi, come se il giorno avanti fusse in loro stato estinto il fuoco; e certo che non sono potuti ivi nascere né entrarvi naturalmente, ma bisogna dire che in quel paraggio dove si trovano fusse già a qualche tempo la superficie della terra, e che ivi fussero con l'oro dalli luoghi piú erti portati dall'acque; e perché, come si dee credere, piové poi infinite altre volte, l'acqua condusse giú del continovo lo terreno, e a poco a poco, col corso di molti anni e secoli, crebbe tanto la terra sopra i carboni e l'oro istesso che nelle minere si ritrovano.
E che questo che io dico de' carboni sia vero, si prova medesimamente da questo, che essendo io sopra il fondere dell'oro di terra ferma, mi furono in diversi tempi portati innanzi da duoi di que' minerali duoi circelli d'oro, lavorati e lisci e tondi come anelletti (che li sogliono l'Indiane e gl'Indiani portare nell'orecchie); e gli avevano cavati piú di duoi o tre passi sotto terra piú di 15 piedi, e ritrovatili avolti con l'oro vergine e rozzo: i quali circelli non potevano essere ivi entrati se non del modo che ho detto che i carboni v'entrano.
| |
Indiane Indiani
|