E accade che lo minerale lo va seguendo per quel camino, onde corre sotto terra, e lo ritrova cosí blando e molle come una tenera cera, e lo torce cosí facilmente e piega fra le dita come se fusse quasi una cera liquida; ma in quel punto stesso che dà l'aere sopra, s'indurisce.
Poiché s'è fin qua trattato delle minere e dell'oro, con quanto mi è paruto al proposito di qui dirne, prima che io passi ad altre materie, è bene che qui come in proprio luogo si dica come gl'Indiani sanno assai bene indorare l'opere che essi lavorano e fanno di rame e d'oro bassissimo. Nel che sono cosí eccellenti, e danno cosí subito e chiaro lustro alle cose che indorano, che pare che siano d'oro finissimo e di 23 caratti o piú, e lo fanno con certe erbe che essi hanno. Il quale secreto è cosí grande che ogni argentiero d'Europa o d'altra parte che lo sapesse e se ne servisse nella patria sua si terrebbe ricchissimo, e sarebbe per diventarvi in breve tempo con questa maniera d'indorare. Questo secreto non si sa in questa isola, né anco nell'altre, ma solo in terra ferma, dove si vede gran quantità d'oro basso indorato nel modo che s'è detto. Ho voluto qui fare di questa particolarità menzione perché mi è paruto al proposito della materia. Io ho veduta l'erba con la quale si opra il secreto, e gl'Indiani stessi me l'hanno insegnata, ma né per lusinghe né per altra via ho potuto mai cavare da loro il modo che l'adoprano; anzi negavano e dicevano che non facevano essi queste opere, ma che venivano lor fatte d'altre terre e paesi lontani.
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