Scrive l'Abulensi, parlando dei costumi delle genti di Tracia, che fra l'altre cose che di loro si favoleggiano è questa, che essi offeriscono agli iddii loro i forestieri che prendono, e gli uccidono e ne fanno sacrificio secondo il suo uso. Il che, qui in terra ferma, senza favoleggiarlo ma con molta verità si può dire, come lo scriverò piú a lungo nella seconda parte di questa naturale istoria dell'Indie, dove parleremo delle cose della Nuova Spagna e delle provincie di Nicaragua e di Nagrando e d'altre parti.
Ho qui solamente fatto menzione di questo per compire col titolo di questo sesto libro, che tratta di diverse materie; onde non vi doveva mancare questa, che è cosí rara e strana e molto usata fra gl'Indiani caribi e quelli che si chiamano Chorothegas, e altre nazioni di queste selvaggie e crude. Il perché non senza cagione permette Iddio che siano rovinati e destrutti, e senza dubio io tengo che per la gran copia de' peccati loro anderanno tutti presto via, perché sono generazione senza correzione alcuna, né giova con loro castigo né lusinghe né buon ricordi, e sono naturalmente gente senza pietà, né si vergognano di cosa alcuna; hanno pessimi desiderii e peggiori effetti, e non hanno niuna buona inchinazione. Potrà bene il grande Iddio emendarli, ma essi non hanno pensiero alcuno di correggersi né di salvarsi. Potrà bene essere che i loro fanciulli si salvino morendo battezzati, ma dapoi che essi entrano nella adolescenzia, pochissimi sono quelli che desiderano di essere cristiani, ancorché si battezzino; perché pare loro che sia una cosa travagliata, ed essi hanno poca memoria e quasi niuna attenzione, e ciò che s'insegna loro se lo dimenticano ad un tratto.
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