E nel mezzo del mare, mezza lega lungi da questa isola di Navazza, sono certe seccagne e scoglietti sotto acqua, e si vede con gli occhi il suolo e i sassi sotto l'onde. Fra quelli sassi, che sono un braccio e cinque piedi di fondo sotto l'acqua salsa, nasce e scaturisce su fin sopra l'acqua del mare un cannone d'acqua dolce assai buona, che certo cosa maravigliosa pare a vederlo. Ed è questo cannone d'acqua dolce piú grosso che non è un braccio d'uomo, e s'alza su sopra l'acqua salsa del mare, che se ne può commodamente raccorre la dolce. Questa fonte non l'ho veduta io, ma sta al presente in questa città un onorato cittadino, persona antica e di credito, chiamato Stefano della Rocca, che fa fede e dice avere esso veduto questa fonte, perché vi è stato sopra e ha bevuto della medesima acqua. E costui è un di coloro a' quali in queste parti si da molto credito e fede.
D'un fonte caldo che passa sotto un fiume dolce e freddo nell'isola della Domenica.
Cap. XIII.
Poiché abbiamo qui questa materia mossa, voglio qui ragionare d'un altro fonte, sopra il quale sogliono molti uomini passare senza vederlo, e sta nell'isola Domenica. E di ciò non farò fede col mezzo d'altri che referito me l'abbiano, ma con l'isperienzia che io stesso ne ho fatta. Ed è di questa maniera. Io ho nelle altre parti detto che l'isola Domenica è una di quelle de' Caribi, e sta distante dall'equinoziale 14 gradi dalla parte del nostro polo artico, e ha dalla parte di ponente un buono porto e un buon fiume, che lo chiamano Acquata, dove toccano la maggior parte de' vasselli che di Siviglia in questa isola Spagnuola vengono, e vi prendono acqua; ma sempre bisogna stare sopra l'aviso e con l'arme in mano, per gl'Indiani caribi arcieri che in quella isola sono.
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