Della pianta chiamata iahutia, con alcune particolarità di lei.
Cap. VI.
La iahutia è una pianta delle piú ordinarie che abbiano gl'Indiani, e la piantano e ne raccolgono il frutto come fanno nelle altre cose delle quali speziale cura hanno; e ne mangiano la radice e le frondi, che sono come di gran cavoli. Le radici hanno certe barbe, ma le mondano e le cuocono e le mangiano, e sono assai buone. Le frondi medesimamente sono un sano mangiare; ma gl'Indiani mangiano assai piú volentieri questo cibo che non fanno i cristiani, perché non è cosa che se ne debba fare molto caso senza necessità: benché gl'Indiani per una cosa assai buona lo tengano, e pongano e governano negli orti loro.
Dell'asci, che è una pianta del cui frutto gl'Indiani si servono in vece di pepe.
Cap. VII.
L'asci è una pianta assai nota in tutte queste isole e terra ferma dell'Indie, e assai ordinaria e necessaria agl'Indiani, perché questo è il pepe loro; onde per tutte le loro possessioni e orti la pastinano e governano con molta diligenzia e attenzione, percioché continovamente ne mangiano col pesce e con l'altre vivande loro. E non men piace al gusto de' cristiani che a quel degl'Indiani si faccia. Questa pianta è tanto alta che giunge alla cinta d'un uomo, benché ve ne sia alcuna che passi l'altezza d'un uomo stando in piè: e questo avviene secondo che è piú o meno fertile il terreno dove si pone. Ma communemente è alta cinque o sei palmi in circa, e fa un stipite con molti rami. Il fiore di questo asci è bianco e picciolo e non odora; ma il frutto è alla vista di varie sorti e proporzione, benché in effetto tutto sia acuto e mordichi come il pepe e alcuno piú. Cava fuori certi granelli o guaine, per dir meglio, bucate dentro e d'un color fino rosso, e ne sono alcuni cosí grandi e lunghi quanto è un deto.
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