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      Nella provincia di Nicaragua non v'è Indiano che faccia un passo senza una zucca d'acqua al fianco, perché il paese è secco; e per tutte le parti di queste Indie, cosí nell'isola come in terra ferma dove io sia stato, l'ho io veduto, ed è una delle cose e mercanzie alle quali piú gl'Indiani attendono d'averla in casa, negli orti e nelle possessioni loro, e ogni anno ne pongono gran quantità; e in alcune parti anco ne fanno fra loro gl'Indiani mercanzia, come fanno delli legumi e delle altre cose che essi hanno.
     
     
      Del bihai, che è una certa erba che non si semina né coltiva, ma dalla natura stessa si produce; ed è molto utile e giovevole agl'Indiani nelle cose che qui si diranno.
      Cap. IX.
     
      In questa isola Spagnuola, e nelle altre isole e in terra ferma anco, sono certe erbe o piante nate da se stesse, e molto nelle frondi somigliano a quelle delle muse d'Alessandria d'Egitto, che qui chiamano platani, de' quali appresso al suo luogo si farà ampla menzione. Questi bihai (che cosí questa pianta chiamano) non producono frutto alcuno buono a mangiare, ma solamente certe cose a se stesse e non ad altra cosa simili, e molto rosse e aspre e intrattabili. Le foglie di questi bihai sono assai lunghe e larghe; producono certi fusti, overo ghette, nel cui mezzo e d'intorno stanno le foglie, che vanno montando su quasi dal piè del fusto. Di queste foglie si servono molto gl'Indiani, e massimamente in terra ferma, perché ne cuoprono alcune case, e di miglior modo e piú acconciamente che con la paglia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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