Di certi cardi alti e dritti come picche lunghe, quadri e spinosi, e chiamati cerii dai cristiani, perché paiono cerii o torchi di cera, fuor che nelle spine.
Cap. XXIIII.
I cardoni o cerii che chiamano i cristiani in questa isola, sono una maniera di cardi assai spinosi e selvaggi, in tanto che non è in loro parte onde si possino toccare, perché d'ogni verso si ritrovano fiere e pungenti spine, benché la natura ve l'abbia poste con un certo ordine e a compasso l'una dall'altra distante. Questi cerii sono assai verdi e tanto alti quanto una lancia, e alcuni quanto una picca e altri piú piccioli, e sono cosí grossi come è nella sua polpa la gamba d'uno uomo che sia né grossa né sottile. Nascono questi cerii insieme e molto diritti, come qui desegnati gli abbiamo; e producono uno frutto rosso come un carmesino e grosso quanto una noce, e dolce e buono a mangiare, ma pieno d'infiniti granelli; e dove il suo succo tocca vi tinge di un color rosso acceso, onde e le labbra e le mani di chi ne mangia se ne sogliono di questo colore tingere. Non è frutto da desiderarlo, ma non è però di male gusto né che non si possa mangiare, quando è maturo e ben stagionato. Questi cardi, poi che sono cresciuti quanto hanno a crescere, s'invecchiano e si seccano, e nascono loro presso altri teneri e nuovi rampolli; di modo che i nuovi stanno verdi e con le spine berrettine, e gli antichi e vecchi stanno secchi, e tutti insieme in un drappello.
[vedi figur_23.gif]
Non ho potuto sapere in che si servivano gl'Indiani di questi cardi, i quali in terra ferma, nella provincia di Nicaragua, si veggono posti nelle possessioni degl'Indiani; onde, perché mi pare che per lo frutto solamente non siano cosa di dovere molta cura averne, suspico e vo pensando che ivi per qualche maggior effetto, over per qualche loro speziale proprietà gli conservano.
| |
Indiani Nicaragua Indiani
|