Questa i è un gran pascolo per li porci, perché gl'ingrassa molto, ed è piú loro al proposito che non sono in Spagna le ghiande. In alcuni luoghi, e spezialmente in terra ferma, si purgano gli uomini con questa erba. Io la viddi prendere in Darien d'alcuni cristiani, ed è cosa cosí sicura che si può dare ad un fanciullo o ad una donna gravida, perché non è violenta, né per fare andare nella purga piú che tre o quattro volte all'infermo. E a questo modo si prende. La pestano molto, e poi ne cavano il succo e lo colano, e perché perda alquanto del verde, o del sapore dell'erba o dell'umidità, vi pongono in una scodella di lei un'oncia di zuccaro, e la bevono poi a digiuno; e non ha a dormire l'infermo finché abbia purgato. E non è amara, ancorché non vi si ponga il zuccaro; che, se non si trova zuccaro né mele per porvene quella quantità che s'è detta, farà nondimeno senza l'uno e senza l'altro il medesimo effetto. Io viddi in quelle parti di terra ferma lodar molto questa maniera di purga. Si ritrova questa erba copiosissimamente per le campagne, in tutte le provincie o isole che io ho di queste Indie vedute.
Dell'erba o pianta che i cristiani chiamano balsamo artificiale,
per lo liquore che ne cavano, che questo nome li danno.
Cap. IIII.
Nel terzo capo del precedente libro s'è ragionato del balsamo artificiale, che in queste Indie si fa dell'albero goacane, che fu ritrovato d'Antonio Villa Santa, o pur, secondo che altri dicono, dal dottor Codro. Oltra di questo balsamo, che come si disse balsamo non è, vi ha un altro certo liquore, che si tiene per cosí buono o migliore di quello, perché s'è veduto essere utilissimo a diverse malattie dove s'è esperimentato, e spezialmente agli umori freddi e alle passioni che da frigidità procedono.
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