E finalmente pigliano fra le mani alcune foglie crude di questa erba e ne cavano il succo, nel quale bagnano fila di tela bianca e nette, e le pongono su la piaga e la legano poi con un panno di lino. E a questo modo facendo due volte il giorno, in breve tempo guariscono la piaga maligna. Alcuni, in vece delle fila di tela, vi pongono l'erba stessa cosí premuta e pesta fra le mani, dapoi che hanno ben prima la piaga lavata, come si è detto; e la legano poi, e in breve tempo la guariscono.
Ho detto piaga e non ferita perché questo rimedio è per le piaghe che per varie occasioni avvengano, e non per ferite fatte a mano e fresche. Dico anco che io ho curato in casa mia e fatto curarvi molti Indiani e schiavi neri e cristiani con questo rimedio, e si sono sanati benissimo. E nel vero alcuni di loro cosí fatte piaghe avevano, che mi sarebbe costato un gran danaio la loro sanità, se gli avesse posti in mano del chirurgico; e non so se gli avesse saputi curare. E a questo modo, senza pagare un soldo né ringraziare se non solo Iddio, gli ho veduti sani; perché questi Indiani e negri vanno travagliando per la campagna, e questa terra, per essere umidissima, è cattiva per le gambe, onde per ogni grattatura si fanno loro nelle gambe cattive piaghe; e perché al principio la ferita è picciola, non la curano e non ne fanno caso. Il perché s'incancherisce e diventa spesso maligna piaga; ma tutte si curano bene nel modo che ho detto. La foglia di questa erba è della forma che qui di sopra lineata si vede.
| |
Indiani Iddio Indiani
|