Ho voluto dire come questo passò accioché gli istorici, che in Spagna scrivono le cose di queste Indie, sappiano che cosí sono lontani dall'intenderle, anzi dall'intendere se stessi, quanto ne hanno lontani gli occhi; perché, se io non fossi passato per questo fiume allora, non avrei potuto vedere un serpe, che io ritrovai da questa altra parte del fiume presso la riva del mare, a piè del monte che chiamano de' Pedernali. Il qual serpe io misurai, ed era piú di venti piè lungo, e nella parte piú grossa era molto maggiore d'un pugno chiuso; e lo dovevano aver morto quel dí stesso o poche ore inanzi, perché non puzzava, e se ne vedea fresco il sangue che gli era uscito da tre o quattro coltellate che teneva. Questi cosí fatti serpi sono in queste parti meno velenosi che gli altri, ma sono di maggior spavento a vederli. Veniva di compagnia meco in quel viaggio, insieme con altri cristiani, Michel Giovan di Ribas, che è al presente fattore di Sua Maestà in Castiglia dell'Oro, e tutti insieme passammo il fiume con quella pericolosa zattera di canne.
E poiché non sarà forse fuori di proposito, dirò che modo di passaggio è questo, e quanto diverso da quello che in altre parti del mondo con ponti o con barche usano. Dico che erano sei o sette fasci di canna giunte e legate insieme con besciuchi, che in questo servono meglio che non farebbono le corde, e sopra questo piano di canne v'erano d'intorno, come in un cerchio quadrato, posti altri fasci pure di canna, erte e grosse quanto è uno uomo; di modo che nel mezzo di questo quadro, che era di sei o sette piedi per ogni verso, voto e capace, andava io assiso, e d'intorno notando andavano quelli Indiani che ho detto che guidavano la zattera: perché li pagai, e diedi loro alcune cose di quello che essi estimavano, ma di poco valore, come sono ami da pescare e certi coltelli, e al caciche donai una camicia.
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