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      E, ritornando a quello che qui sopra scriveva Plinio, dico che i lagarti, o scorzoni di terra ferma, hanno quelle istesse condizioni, perché sono di quattro piedi, e sono nocivi e fieri e in acqua e in terra, e alzano la mascella di sopra e hanno i denti come pettine; ma non sono però di tanta grandezza di quanta dice Plinio che sono i cocodrilli, perché, d'un gran numero che io n'ho veduto, il maggiore non passava 23 piedi (benché io non dubito che ve ne siano degli altri assai maggiori) e le loro ova sono cosí grosse come sono quelle delle oche; e io di queste ova n'ho mangiato molte volte, ma non hanno il rosso, perché quanto vi è dentro è bianco. Codro, filosofo italiano, averebbe saputo ben scrivere queste cose, perché era dotto, e fu alla città del Cairo e vidde i cocodrili del Nilo; il quale morí presso l'isole di Zorobaro, che sono nella costiera del mare del Sur, non lungi da una provincia chiamata Ponuba. Diceva costui che questi lagarti che io dico erano cocodrilli; ma la iuana nel vero è animale molto dal cocodrillo differente, e quasi in niuna cosa li rassomiglia. Io ho qui di sopra il meglio che è stato possibile lineata la effigie della iuana, che, come nel principio si disse, è come animale neutrale.
     
     
      Del pesce chiamato pesce viola, e delle sue arme.
      Cap. IIII.
     
      Il pesce chiamato pesce viola è un grande animale, e la sua mascella superiore è una spada ornata di certi lunghi denti o punte dall'una e dall'altra parte, e cosí lunga quanto è un braccio di uomo, e maggiori e minori secondo la grandezza del corpo del pesce che queste arme ha.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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