Fra il cuoio e la carne, o parte magra di questo animale, vi ha una grossezza per tutto intorno che è quanto una mano o pure cinque deta alta e uguale; della quale si cava buono olio per ardere e per cuocere ova e altre cose, senza sapere né di rancido né d'altro cattivo sapore. Il resto di questo pesce è buono per mangiare, ma stomaca presto se si continova alcuni giorni.
Sono questi assai fieri animali e, come si è detto, grandi nimici de' tiburoni. Ma ad un per uno non si appressa loro il tiburone, perché i lupi sono grandi, e ve ne sono alcuni di 17 piedi e piú lunghi, e di otto piedi a torno nella parte dove sono piú ampi e grossi, e sono di acutissimi denti armati, là dove se bene i tiburoni, ancor che siano grandi, non sono però cosí grandi, né hanno ardire di combattere con li lupi se non molti insieme uniti contra uno. E per ammazzarlo a loro salvo usano questa astuzia. Si stringono insieme molti tiburoni, e dove veggono un lupo solo gli vanno sopra, perché il lupo gli aspetta e non ne ha paura né gli istima; lo circondano di ogni intorno per prenderlo in mezzo, e tosto che lo hanno a questo modo cinto, senza perdere tempo si move dalla schiera un tiburone dei piú arditi e feroci, e va di traverso o da dietro a dare un gran morso al nemico; e incontinente poi tutti gli altri si muovono e l'afferrano, lo mordono, lo battono, afferrandone a bocconi i pezzi coi denti e lasciandoli poi andar via. Ma in questo il lupo fa fra loro molto danno e dove giunge flagella; ma perché gli inimici sono molti, fra poco spazio ne fanno pezzi, senza lasciarne parte da potere mangiarsi.
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