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      E mentre che questa battaglia dura, vanno facendo uno strano e incredibile strepito, e l'acqua s'inalza in su cosí alta come un albero di caravella, per li colpi che con le code vi danno, che è una cosa di gran piacere a vederla. E dove questa battaglia si fa vi resta l'acqua di mare fatta di sangue, per quello che esce dal lupo e dalli tiburoni anco, che esso ferí essendo combattuto.
      Questo non si può vedere cosí facilmente, né cosí in particolare come io l'ho detto, salvo che per una aventura, o per dir meglio disaventura, come accadette al licenziato Alonso Zuazo, che è al presente auditore di questa regia audienzia che in questa città di San Domenico risiede, allora che esso e altri cristiani stettero persi nell'isole degli Alacrani; e molte volte questo che si è qui detto viddero, come piú a lungo si narreranno i travagli di questo licenziado e degli altri che seco si ritrovarono, nell'ultimo libro delli naufragii.
      Ma perché è cosa da notare quella che ora dirò di questo lupo marino, non voglio restare di referirla, ed è che delle cinte e coreggie che si fanno del cuoio di questi animali per cingersene, e delle borse e delle altre cose anco che se ne fanno, sempre che il mare sta basso il lor pelo anco s'appiana e abbassa, e quando il mare sta alto s'inalza e fa erto questo pelo. Questa è cosa molto esperimentata, e qual si voglia cintura o parte di questi cuoi ogni dí si vede, e tutte le mutazioni che fa il mare nel pelo di questi animali si conoscono. Per questa cosa, e per quel che di sopra ho detto dei figli che fanno, e che essi con le loro tette gli allevano, credo che questi, che noi chiamiamo lupi marini, siano quelli stessi che Plinio nel nono libro della sua naturale istoria chiama vitelli marini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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