Allora gl'Indiani che stanno su la caccia saltano su l'arena, e se è testudine la rivolgono sossopra; e ancorché non giunga la testudine a terra, essi, perché sono gran natatori, la rivolgono in mare e la conducono all'asciutto. E se è manati lo feriscono e forniscono d'uccidere, e posto che hanno questo tal pesce sul lito, bisogna che con molta avertenzia e a poco a poco ne distacchino il pesce riverso: il che gl'Indiani fanno con dolci parole, dandoli molte grazie di quello che ha fatto. Egli viene cosí ristretto e fisso questo riverso con l'altro pesce che, se 'l volessero con violenzia distaccare, ne farebbono mille pezzi.
E di questo modo si prendono anco questi cosí gran pesci, dei quali pare che abbia la natura fatto algozino e manigoldo, per prenderli e cacciarli, questo pesce riverso, il quale ha certe squame a modo di gradi, come ha il palato della bocca dell'uomo o d'un cavallo; ma vi ha certe spine sottilissime e aspere e forti, con le quali s'afferra con qual si voglia gran pesce. E queste squame piene di cosí fatte punte le ha il pesce riverso nella maggior parte del corpo dalla banda di fuori, e spezialmente dalla testa fino alla metà del corpo per lo lombo di sopra, cioè dal mezzo in su, e non nella parte del ventre; e per questa cagione lo chiamano riverso, perché con le spalle s'attacca e s'afferra co' pesci.
Questa nazione degl'Indiani è cosí leggiera e sciocca, che credono di certo che il pesce riverso intenda molto bene il parlare degli uomini, e tutte quelle parole che essi li dicono animandolo prima che lo sciolghino e lascino dietro alla caccia, e che intenda medesimamente le grazie che dapoi gli rendono.
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