Egli fu nel vero costui persona da farne conto, secondo che io ho udito dire da testimonii di vista e degni di fede, perché, di piú d'essere uomo di gran forze e valore, era assai anco nelle sue cose modesto e ben creato, e da farsi stimare in tutte le parti del mondo, ed era da ogni uomo lodato come assai devoto di nostra Signora. Morí poi di quel travagliato male che ho detto, facendo una segnalata e paziente penitenzia, secondo che io di tutte queste cose fui in parte informato dal medesimo Giovan Ponze di Leone e da Pero Lopes d'Angolo, e da altri cavallieri e gentil uomini che si ritrovavano presenti nella isola nel tempo istesso che tutte queste cose passarono, e che vi ebbero anco essi parte di questi e d'altri molti travagli.
Della morte di don Cristoforo di Soto maggiore e d'altri cristiani, e come scampò Giovan Gonzales con quattro gran ferite, con altre cose appartenenti all'istoria.
Cap. V.
Ritornando all'istoria della ribellione degl'Indiani, dico che, poiché i principali di loro si confederarono per ribellarsi, toccò al caciche Agueibana (che era il maggiore signore dell'isola) di ammazzare don Cristoforo di Soto maggiore, suo signore e al quale serviva e stava raccomandato per ripartimento, come s'è anco tocco di sopra. Stava don Cristoforo in casa del caciche, il quale aveva ordinato che lo dovessero i suoi giuocare alla palla o al batei, perché i vincitori l'avessero poi morto. Una sorella di questo caciche, la quale don Cristoforo si teneva per amica, l'avisò di questo tradimento e li disse: "Signore, partitevi di qua, perché questo mio fratello è uno ribaldo e vi vuole ammazzare". Ma egli non glielo credette.
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