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      Indi a due giorni si ha da porre in letto, e in quel mezzo ha da mangiare moderatamente di buoni uccelli e polli. Quando egli si pone in letto, ha da stare già fatta l'acqua del legno santo, la quale in questo modo si fa.
      Prendono un pezzo del legno e lo tagliano e minuzzano il piú minuto che è possibile, e con una libbra e mezza di questo legno sottile pongono dentro un pignatto nuovo tre misure d'acqua, e ve lo lasciano stare a molle da prima sera fino alla mattina seguente, e tosto che è giorno lo cuocono fino che manchi la terza parte dell'acqua. Allora il paziente si beverà una scodella di questa acqua cotta col legno, tanto calda quanto potrà sofferirla; e bevuta che la ha si farà coprire ben bene e suderà una ora overo due. Sul mezzodí poi beverà della medesima acqua, essendo fredda, tutte quelle volte che vorrà e potrà; e il suo mangiare ordinario sarà un poco di biscotto, overamente di uva passa over simili cose secche.
      Ma il fatto sta che con questa dieta si ha da bere molta acqua fatta nel modo che si è detto, che questo è quello che fa al proposito. Fino a mezzodí adunque si ha da fare quello che ho detto, e poi cavare quella acqua fuori, e nel medesimo legno cotto porre altra acqua fresca e cuocerla di nuovo come la prima volta, e fra 'l dí s'ha da bere di quella fredda. E dee l'infermo avertire molto che stia ben coperto e rimotto al possibile, di modo che non vi penetri aere dentro. Il secondo dí si ha da gettar via quel legno del pignatto e vi si ha da porre altretanto legno nuovo minuzzato e acqua, come la prima volta si fece; e a questo modo si ha da continuare fino che passino 12 o 15 giorni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260