Il capitano, credendo che questi fossero quelli che avea fatti liberare, entrò nelle barchette con alquanti de' suoi per vedere che cosa costoro volevano, e se portavano l'oro che avevano detto. Ma perché la costiera era brava e vi frangea molto il mare, dissero i marinai che vi sarebbono restate annegate le barche e la gente, se avessero voluto ogni modo giungere a terra. E per questo, essendo ben presso alla spiaggia, fecero segnale agl'Indiani che dovessero andare alle navi, o pure dove essi con le barchette erano, sopra le loro canoe. E veggendo che essi niuna di queste cose fare volevano, se ne ritornò co' battelli alle navi; e fatta vela seguirono il camino loro costeggiando quella terra.
E quel dí istesso giunsero presso a uno ridotto che era in una ponta di terra ferma, e nel mare ivi presso era una isoletta. Qui sorsero con le navi. E stando in questo luogo, il capitan Grigialva disse, in presenzia di molti di quelli che con questa armata andavano, che il pilotto maggiore Antonio d'Alaminos aveva data per girata l'isola di Iucatan stando nel Porto Desiato, e che la costiera che da quel porto si stendeva fin là dove stavano era una terra continuata, e pareva che nuova terra fosse; e perciò li pareva che in lei, come in luogo non ancora scoverto, si dovesse prendere nuova possessione, e che cosí il pilotto come tutte le altre genti di mare dicevano che quella era tutta costiera di terra ferma. E per saperlo anco meglio ne volse torre nuova informazione e parere da' pilotti, i quali tutti risposero che, avendo riguardo a' grandi e molti monti che vedevano per la costiera a dentro terra, e alli molti e gran fiumi che ne uscivano al mare d'acqua dolce, e che avevano navigato dal Porto Desiato fino a quella isoletta presso la quale sorti stavano piú di 130 leghe di costiera, pensavano e di certo tenevano che quella fosse terra ferma.
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