Un Cemi o demonio d'oro, che era un idolo fatto alla sembianza d'un uomo brutto, con un ventaglio d'oro e con pendenti d'oro all'orecchie, e nella testa vi aveva certe cornette d'oro, nel ventre incastrata una pietra. Una filza di disdotto pater nostri indorati. In compensa e baratto di tutto questo si diede loro un saio di frisa, una berretta dello medesimo, una medaglia, una borsa di cuoio con la sua cintura, un coltello, un paio di forfici, un paio di scarpe di funicelle, certe scarpe da donna, un panno di tela e una camiscia lavorata da alto a basso, un paio di calzoni e due specchi e due pettini, e un altro paio di forfici, e un'altra camicia pur lavorata, un altro pettine, un altro coltello, un'altra berretta, un altro panno di tela come mucatturo, e certi pater nostri di vetro di colori. E queste cose doppie, come la camicia, le forfici, il coltello e la berretta, si davano per cagione di quelli Indiani principali che facevano il baratto. Quello che i nostri loro diedero non valeva in Castiglia quattro o cinque ducati, e quello che coloro diedero a' nostri valeva piú di mille.
Doppo di questo il mercordí seguente, che furono alli 23 di giugno, ritornarono di nuovo gl'Indiani a barrattare, e diedero cose di piú valore che non avevano fatto prima, perché portarono sei granelli d'oro come fuso in coreggiuoli, e sette collane d'oro, e una maniglia piana d'oro, e due filze di pater nostri indorati, e un'altra filza di paternostri di pietra, e fra essi certi cannelletti d'oro; quattro altre collanette d'oro, e un'altra filza di pater nostri, e due altre collanette in due correggie co' suoi circelli e pendenti d'oro; un'altra filza di pater nostri indorati, e altri nove pater nostri con una testa d'oro.
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