Mentre che il capitan Grigialva stava qui, preparandosi per la partenza e facendo mettere vettovaglie in nave, per essere alla città di S. Giacomo, dove Diego Velasco stava, li fu presentata una lettera di quello, per la quale li comandava che, il piú presto che fosse stato possibile, gli avesse mandate le caravelle e avesse detto alle genti sue che, perché esso poneva in ponto a gran fretta una armata per mandare a popolare e abitare quella terra nuova che s'era scoverta, chi vi fosse voluto andare si fosse in quel luogo dove si ritrovavano restati, finché vi avesse egli mandate le caravelle a prenderli: che sarebbe stato assai presto, e che sarebbe lor stato dato da' suoi fattori, che ivi nelle sue possessioni teneva, quanto loro fosse stato di bisogno. E cosí ne scrisse anco a' suoi, che a tutti quelli che aspettare volessero per questa causa, dessero quello che volevano. Scrisse anco agli ufficiali di quella terra di San Cristoforo che facessero a coloro che andare volevano ogni buon trattamento. E cosí si restarono ivi alcuni, aspettando i vasselli della nuova armata, per andare ad abitare e popolare l'isola Ricca, che è la terra di Iucatan; e alcuni altri se n'andarono a casa loro, con pensiero di ritornare quando fosse stato tempo.
Il capitan di Grigialva si partí tosto con gli altri suoi capitani alla volta della città di San Giacomo, facendo vela alli 22 di ottobre con le tre caravelle, e con lui partí anco il capitan Cristoforo d'Olit, con l'altra nave che conduceva; e perché ebbero contrario il tempo, stettero qualche dí a giungere a San Giacomo, dove ritrovarono Diego Velasco e li diedero relazione di quanto s'è detto che in questi discoprimenti avenuto era.
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