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      Ora, riconoscendo la detta isola, dice don Fernando che l'admirante la chiamò della Trinità, perché andava con pensiero di chiamare di questo nome la prima terra ferma che ritrovasse, tanto piú che si viddero a un tempo stesso tre monti vicini, o alla vista poco l'un dall'altro distanti. Passò poi quello imboccamento che chiamano la bocca del Drago, e vidde tosto la terra ferma, come si è ampiamente detto nel terzo libro. Dalla bocca del Drago, che sta a 10 gradi dalla linea equinoziale, corse l'admirante la costiera di terra ferma verso occidente, e riconobbe altre isole, come nel terzo libro si disse; e passando oltre discoprí la ricca isola chiamata Cubagua, della quale qui si tratta, e che i cristiani al presente chiamano la isola delle Perle, dove poi si fondò una buona terra, ch'ora si chiama la nuova città di Calis; e quivi è la peschiera delle perle. Presso a questa isola Cubagua ne è un'altra maggiore, chiamata la Margarita, che cosí l'admirante la nominò. Dalla ponta delle Saline, che è in terra ferma nella bocca del Drago, fino all'isola di Cubagua, che le è da ponente, sono cinquanta leghe. Questa isola è assai picciola, e gira a torno (come si è detto) da tre leghe; è distante dalla costiera di terra ferma, e in particolare dalla provincia chiamata Araia, che le è piú vicina, quattro leghe. E perché, come si è di sopra nel proemio detto, non ha acqua questa isola, la vanno a prendere quelli che l'abitano in terra ferma, al fiume chiamato Cumana, che è sette leghe lontano dalla nuova Calis, come si dirà appresso.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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