Questi due monasterii facevano di molto bene e carità agli Indiani di que' luoghi, cosí nel temporale come nello spirituale, se essi fossero stati capaci di conoscerlo e apprenderlo, perché questi e quelli padri con gran fervore e carità si travagliavano, cosí nel dare a quelle genti ad intendere la nostra catolica fede e distorle dalle loro cerimonie e idolatrie, come nel curarli delle loro infermità e piaghe con tanta diligenzia quanta era loro possibile, per attraerli al servigio di Dio e alla communione della chiesa santa.
Nel quale tempo stavano nell'isola di Cubagua Spagnuoli, e vi abitavano in capanne, e barrattavano qui le perle con gl'Indiani di terra ferma, che in certi tempi dell'anno passavano nell'isola a fare questa pescheria, per provedersi delle cose che i nostri loro davano per le perle. E in quel tempo fu questa contrattazione e negozio molto utile a' cristiani, e allora stette la provincia o terra che è da Paria fino ad Unari, che vi sono cento leghe di costiera di terra ferma, cosí pacifica e quieta, che vi andavano per tutto uno o due cristiani soli, e contrattavano securissimamente con gl'Indiani. Ma nel 1519, quasi nel fin dell'anno, in un dí stesso gl'Indiani di Cumana e di Cariaco e di Chiribichi e di Maracapana e di Tacaris e di Neberi e di Unari, spronati dalla loro propria malizia, e perché si sentivano importunati dai nostri nel barratto degli schiavi che da loro procuravano avere, si ribellarono; e nella provincia di Maracapana spezialmente ammazzarono da 80 cristiani Spagnuoli in poco piú d'un mese, perché per loro disgrazia gionsero ivi quattro caravelle che, non sapendo la ribellione del paese, tosto che i nostri, assecurati dagl'Indiani, smontarono, ne erano morti.
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