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      Per tanto bisogna che noi ci soccorriamo il meglio che possiamo con l'industria nostra, o che al manco non resti per noi che fare per scampare la vita. Né vi veggo altro rimedio se non che mi stia tu da presso, e abbi l'occhio a questa tavola alla quale io appoggiato sto, accioché, perdendosi la nave, questa tavola ci resti, perché con essa potremo per aventura salvarci, se piacerà a Dio". Il giovane l'intese, onde, dando la nave in certi scogli, si perdé cosí carica come era e vi s'affogò la maggior parte della gente; e quelli che andarono vivi in terra furono poi morti dagl'Indiani caribi e coronati che in quella provincia sono.
      Il padre e il figlio, che stavano su l'aviso della tavola, vi scamparono per allora e vi andarono cavalcati sopra tre giorni, dove piú piaceva al vento e al mare di guidarli, senza mangiare né bere mai. In capo delli tre giorni si morí il vecchio padre. Il povero figliuolo, veggendo che la compagnia del morto padre dovea esserli piú travaglio e dargli solamente puzza, il gettò nel mare; e cosí restò esso solo sopra la tavola un altro giorno e mezzo, senza avere mangiato in tutto quel tempo cosa alcuna mai. Il quinto dí passò indi casualmente una caravella di cristiani, che, veggendo andare quella tavola per lo mare con quella cosa sopra abbracciata, vi drizzarono la proda per vedere che cosa fusse. E già il giovane andava cosí sbalordito che non poteva fare di non morire, se Dio nol soccorreva, perché la corrente l'aveva discostato da terra piú di otto o dieci leghe in mare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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