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      D'una nave che si perdé nella costiera di terra ferma, e i marinai su la barchetta si partirono lasciando i passaggieri in terra, i quali fecero una barchetta, e a tale stato giunsero che gettarono le sorti quale di loro doveva essere mangiato dagli altri; ma Iddio li soccorse.
      Cap. IIII.
     
      Nel 1513 partí una nave dal porto di questa città di S. Domenico per andare al Darien, ch'era una città che stette un tempo presso al golfo d'Uraba, nella provincia che chiamano di Cemaco, che l'aveano poco avanti conquistata i nostri, e vi stava per governatore un capitano chiamato Vasco Nugnes di Balboa. Andava questa nave con molte mercanzie e passaggieri, che co' marinai erano in tutto piú di 50 uomini, i quali per loro peccati errarono il viaggio e andarono a riconoscere la terra ferma piú di 50 o 60 leghe piú giú del Darien, e né il pilotto né niun degli altri conobbe la terra. Ma sopragiunse loro tanto vento che furono forzati a gire con la nave di traverso in terra: onde si perdé il legno con quanto portava, ma si salvò tutta la gente. E si crede che dove costoro andarono traversi e smontarono in terra fosse nella provincia di Veragna o appresso. Andati tutti a quel modo perduti in terra, i marinai tosto pensarono piú allo scampo e al ben loro che a quel de' passaggieri; e come quelli che sono in queste cose piú atti e piú destri, nell'andare a sbattere a terra cavarono tosto il palischermo in mare e vi si lanciarono tutti, senza lasciarvi entrare passaggiero alcuno, de' quali, come ho detto, non se ne annegò niuno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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