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      Che non ti svegli, traditore, e raccomandati a Dio?" Ed esso qualche volta rispondeva: "Già, il veggo, signore", e poco appresso ritornava tosto a' suoi ronchi. Si potrebbono dire molte altre cose a questo proposito, che ci insegnano come molti, in effetto, non hanno d'uomo altro che il nome, e nel tempo che piú converrebbe che essi facessero il debito, si trovano molto dalla ragione e dalla vergogna lontani.
      Ma, ritornando all'istoria, parve che quel pensiero che io riprendo di colui che si provedeva di pane fosse misterio e permissione divina, poiché con quel poco di biscotto si mantenne tutta quella afflitta compagnia per giungere dove Iddio li condusse, benché niuna speranza avessero di dover giungere a terra, se il soccorso divino miracolosamente aiutati non gli avesse; perché si ritrovarono ingolfati molto e posti nel mare, e presto perderono la mira del camino che fare dovevano, e non avendo aguglia che loro la via insegnasse non sapevano né dove s'andassero né dove si stessero. Per riposarsi alquanto del travaglio del remare deliberarono di fare una vela, e perché non avevano di che altro farla che delle camicie stesse che vestite si trovavano, se le spogliarono tosto e ne fecero il garbo d'una picciola vela, e la cucirono con alcuni aghi che alcuni di loro casualmente si ritrovavano. Ma mancava loro il filo, e per averne si discucivano gli sai. Ora, in effetto, la vela si fece come si puoté, e secondo che il vento e l'onde volevano, cosí essi andavano alla misericordia di Dio, senza sapere dove fosse stato meglio a volgere la proda.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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