Andarono questi cinque con la canoa, e ritornando dissero che non avevano ritrovata acqua buona in quella altra isoletta, benché vi avessero con mani cavato in molte parti, perché sempre l'avevano ritrovata cosí amara come è quella del mare istesso; ma che vi erano tanti augelli e tanti nidi con le loro ova che a pena vi si poteva andare coi piedi che non le calpestassero, per la gran copia che per tutto quel luogo ne era.
Non fu poco lieta nuova questa, perché parea che, mancando le testudini, nostro Signore gli provedesse di un'altra maniera di cibo, col quale potessero sostentarsi finché la sua misericordia con piú intiero rimedio gli soccorresse. Il licenziado adunque, come pietoso e nobile capitano, diede tosto fretta che tutti a quell'altra isoletta passassero, ed esso volse essere l'ultimo a passarvi, perché tanta cura aveva del piú minimo schiavo di tutta la compagnia quanto della sua persona stessa: e questa medesima equalità era nel mangiare e nel bere che Iddio miracolosamente lor dava.
Giunti tutti questi afflitti in quella seconda isola, ritrovarono essere cosí come quelli primi detto avevano, ed era tanto il numero degli uccelli che stavano in terra e nell'aria, che nello spazio di 50 passi non si potea un uomo da un altro discernere né chiaramente vedere. Il gracchiare e 'l rumore di questi uccelli e battere dell'ali faceano cosí gran strepito che i nostri non si udivano l'un l'altro. Perché nella canoa non capevano piú che cinque uomini, e li due remavano, bisognava che a tre a tre vi passassero; i quali, tosto che nell'isoletta giungeano, s'inginocchiavano in terra e ringraziavano il pietoso Iddio, che tanta diversità di uccelli e di tante spezie che non si potevano numerare avesse loro mostrato, perché sostentare nella vita potuto si fossero, finché alla maestà sua piaceva di megliore rimedio provederli.
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Iddio Iddio
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