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      O vita umana piena d'inconvenienti, quanto è facile cosa a perderti, e per quante vie, se la clemenzia del grande Dio con la sua infinita potenzia non ci soccorresse! Vedete quanto poco mancò di perdersi i soccorsi e quelli che li soccorrevano, se la caravella poco piú oltre andava, come il parere del pilotto che la governava era stato, o se nell'entrare per quella bocca avesse smarrita la foce.
      Ora, veggendo il pericolo nel quale si ritrovavano, cominciarono ad aggirarsi pian piano, e col favor divino da quella bocca onde erano uscirono, e cominciarono a navigare con molta avertenzia, finché fu ben chiaro il giorno e il sole alto. L'altro dí, poi che quelli della isoletta questa caravella viddero, conobbero che questo era il soccorso che dal cielo aspettavano, perché la viddero andare volteggiando ora a questo capo ora a quello, e s'accorsero che andavano cercando delle isolette e di loro. Dalle quali isolette e seccagne fuggono e s'allontanano tutti quelli che per que' mari navigano, per lo pericolo grande delli molti forzieri e secche che vi sono. Ma la caravella ebbe cosí contrario il tempo che non puoté afferrare la ponta dell'isola dove il licenziado era, e bisognò che tutto quel giorno andasse volteggiando. Allora quelli che in terra stavano ricorsero al solito soccorso dell'orazione, chiamando e supplicando con molte lagrime e sospiri il pietoso Dio, che per sua misericordia desse a quella caravella prospero tempo da potere loro imbarcare. Perché il vassello non aveva ardire di navigare di notte, né vi era dove potere prender porto sicuro fra quelle seccagne, fino alla mattina seguente alle otto ore di dí non gettò l'ancora, e sorse un tiro di balestra da dove quelle genti dolorose stavano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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