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      Sí che quelle isolette degli Alacrani e la prigione che dapoi gli succedette parvero (come in effetto erano) estremi affanni e travagli; ma maggiori sarebbono stati se esso fusse perseverato nel governo di Mescico fra quelle tante rivolte e scandali, benché, senza questo anco, furono amendue quelle disgrazie un gran bene di questo cavaliero, poiché, volendo nostro Signore provarlo, l'affinò come oro al fuoco, dandoli pazienzia e prudenzia in simili casi.
      Ora in effetto, a mezzo agosto del 1525, s'imbarcò il licenziado in Medellino nel porto di San Giovan di Colva, e in capo di cinquanta giorni giunse all'isola di Cuba e smontò in Havana. E perché esso aveva già governata quella isola, vi era molto da tutti i principali conosciuto, i quali per ciò, quando l'intesero, gli vennero incontra nel porto a riceverlo con li rettori e ufficiali, e poco appresso vi venne anco il luogotenente Giovanni di Rogias; i quali tutti amichevolmente contesero, perché ognun di loro si voleva menare il licenziado in casa, e alla fine il luogotenente l'ottenne, che è ivi un cavaliero principale. E stando circondato da quelli suoi amici e conoscenti, e dimandato delle sue pellegrinazioni e della cagione del venire suo, rispose che veniva per ordine di Sua Maestà a dar conto di sé e del male che in quella isola fatto aveva davanti al licenziado Giovanni Altamirano (che risedeva nella città di San Giacomo, che era lontana da quella terra ben trecento leghe), e che esso sperava dovere buon conto dare degli assassini e rubatori di che l'incolpavano e senza sua causa infamavano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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