E per queste ingiuste calunnie e persecuzioni che avute aveva, non chiedeva altro premio che quello che già avuto aveva, che questa sua innocenzia fusse stata scoverta e vista, con le false calunnie degli adversarii suoi; che già esso rimetteva la vendetta di queste sue ingiurie e travagli al signore Iddio, il quale è quel che castiga e rimunera con la sua giustizia e misericordia, secondo che si conviene alla salute di quelli che s'hanno a salvare, e al rigore che debbono patire quelli che non si ricordano di riconoscere i loro errori e colpe e di farne la debita e condegna penitenzia.
Informata Sua Maestà della verità, e intese le malignità de' calunniatori, fece il licenziado Zuazo suo auditore in questa regia audienzia e cancellaria che in questa città di San Domenico risiede, con una buona e onorata provigione; dove oggi sta, e vi è il piú antico giudice e auditore che vi sia, e vi è un de' ricchi uomini che in questa città e isola siano, e qui in questa città s'accasò e si fece cittadino.
E questo basti quanto alli naufragii e disgrazie e travagli di questo cavaliero, che è un esempio di pazienzia e di virtú, con la quale puoté a tanti e cosí difficili casi resistere, cosí nell'isole degli Alacrani come nel resto degli affanni che in vita sua ebbe; e ne' quali sempre il nostro pietoso Signore si ricordò di lui, e lo liberò dagli nemici suoi spirituali e temporali, per condurlo allo stato e luogo dove si ritrova meritamente, perché è assai qui e altrove onorato e rispettato da tutti.
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Iddio Sua Maestà Zuazo San Domenico Alacrani
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