Pagina (8/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Io, dubitando che avesser fatto qualche danno al luogo dove si erano ferme, venuta la notte secretamente mi posi nel lito del mare all'incontro del luogo dove le navi erano surte, e quivi stetti in aguato insino alle dodeci ore del giorno seguente, pensandomi che 'l Capitano o alcuno de' patroni di nave dovesse pigliar terra, per poter intender da loro che cosa volessero fare e che paesi avessero cercati, e, se avessero fatto danno alcuno in quei luoghi, io ne potessi render certa la Maestà Vostra. Nondimeno, né egli mai né alcuno de' comiti discese in terra. E poiché niuno smontava, comandai a quei tre che erano venuti da me con la predetta monitoria che si spogliassero le lor vesti, e di quelle feci vestire tre de' miei soldati, i quali, andati subito al lito, fecero segno e chiamarono quei che eran nelle navi: e subito che furono veduti, vennero a riva con un battello dodeci uomini che erano nelle navi, armati di balestre e di schioppetti. Li Spagnuoli che gli avevano chiamati si discostarono dal lito, e, non altrimenti che se avessero bisogno di stare all'ombra, maliziosamente si ridussero quivi ad un boschetto vicino. E cosí quattro saltarono fuori del battello, due armati con balestre e gli altri di schioppetti, i quali, circondati da' miei soldati che io aveva posti in aguato nel lito, furono tutti presi: e un di questi prigioni, che era nocchiero, avrebbe ucciso il capitano che io aveva posto al governo della città della Vera Croce, con lo schioppo, se 'l fuoco non fusse mancato alla corda.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Capitano Maestà Vostra Spagnuoli Vera Croce