Della guerra continua tra la provincia Tascheltecal e 'l signor Montezuma. Consiglio dato al Cortese dagli uomini di Cimpual. L'entrata de' Spagnuoli nella provincia di Tascaltecal.
Vennero quivi due altri signori per visitarmi, i quali tenevano signoria nella medesima valle, l'uno per ispazio di quattro leghe nel descendere, l'altro di due nell'ascesa di detta valle. Mi donarono certe catene d'oro, nondimeno di poco valore e momento, e otto schiavi. Stemmo quivi cinque giorni, e lasciandoli sodisfatti venimmo ad un luogo dove era la residenza d'uno de' sopradetti signori, lontan due leghe nella salita della valle Yztalmastitam. Il suo dominio e città era di spesse case ed edificii insiememente congiunti e vicini, continuata per ispacio di quattro leghe nella ripa d'un certo fiume, che discorreva per quella valle. Nel colle vicino fa residenzia il signore in una secura e buonissima rocca, tal che non si potrebbe trovar simile nel mezzo della Spagna: la rocca è circondata di mura e di antimura molto forti e di profondissimi fossi. Nella cima del colle è una terra quasi di cinquemila alberghi, e sono le case molto ben fabricate; quivi gli uomini si vedevano alquanto piú ricchi che que' piú da basso. In questo luogo stessimo bene, e il signor d'esso faceva professione d'esser vassallo del signor Montezuma.
Quivi dimorai tre giorni, parte per ristorare i soldati dalle fatiche che avevano sostenuto nel passar la sopradetta provincia disabitata, parte per aspettare quattro uomini del paese di Cimpual i quali venivano meco, e già da Catamian gli aveva mandati ambasciadori in quella gran provincia che la chiamano Tascaltecal, la quale affermavano non esser molto lontana: il che dipoi si vidde chiaramente.
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