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      Come quei di Tascaltecal disconfortarono il Cortese dell'andar a Churultecal, e l'accompagnarono con centomila uomini fuori della città, e seimila andarono con lui. Come entrò in Churultecal e trovò quei segni che gli dissero quelli di Tascaltecal.
     
      Il che avendo inteso, li signori di Tascaltecal si dolsero grandissimamente e molte volte mi dissero che io faceva grande errore, e, poiché s'erano dati alla Maestà Vostra e avevano presa l'amicizia mia, volevano venir meco e in ogni cosa che avenisse darmi aiuto, non curando ch'io molto ricusassi e con prieghi contendessi che non venissero, non facendo in modo alcuno di bisogno; nondimeno mi seguitarono da centomila uomini da combattere, e mi fecero compagnia per spazio di due leghe lontano dalla città, dal qual luogo con miei grandissimi prieghi, eccetto seimila uomini, se ne ritornarono adietro. In quella notte posi gli alloggiamenti presso ad un certo fiume, due leghe discosto dalla detta città, parte per licenziare gli uomini di Tascaltecal che erano venuti meco, accioché tanta moltitudine non apportasse qualche scandalo alla città, parte perché s'avicinava la notte e a quell'ora io non voleva entrar nella città. Il giorno seguente tutti i cittadini mi vennero incontra con trombe e tamburi per ricevermi, con molte altre persone che appresso di loro sono religiose, vestite con le lor solite vesti, cantando e salmeggiando come sogliono fare nelle loro moschee, che essi tengono per chiese; e con quella solennità ci condussero infino all'entrata della città, e ne misero in una ottima casa, dove io insieme con tutti i miei compagni fui albergato commodamente e secondo il nostro desiderio, e ne portarono vettovaglie, ma leggieri però. E mentre caminavamo per andare alla città, c'incontrammo in molti di quei segni che n'avevano palesato quei di Tascaltecal, percioché trovammo la solita via serrata e un'altra fatta di nuovo, e fosse alte nelle quali cascavano gli uomini, e nella città alcune strade chiuse e sassi ragunati nelle terrazze scoperte delle case: le quai cose ne fecero star piú apparecchiati e piú vigilanti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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