E perché non si poteva ciò fare se io non andava a visitarlo, che non l'avesse a dispiacere; e se pensasse di fare altramente gliene potrebbe avenire male, e mi dispiacerebbe che gli fusse fatto danno o incommodo alcuno.
Egli, poiché conobbe che io aveva determinato d'andare a vederlo, rispose ch'io andassi con buona ventura, e che mi aspettarebbe in quella città dove al presente si ritrovava, e mi mandò molti de' suoi che là mi accompagnassero, percioché già io era entrato nella sua provincia. Desideravano di condurmi per quei luoghi e vie nelle quali pensai che mi avessero posto insidie per trattarci malamente, come si comprese per le cose che dipoi avennero; percioché molti Spagnuoli, i quali aveva mandati per quella provincia a diversi negozii, avevano veduti piú ponti e vie strette, per le quali se fussimo andati, facilissimamente averiano potuto mandare ad effetto la loro intenzione. Ma Iddio ottimo massimo, il quale ha difeso insin dai teneri anni la Maestà Vostra, vedendo noi essere intenti al servizio di quella, ne mostrò altro viaggio, e benché fusse piú aspro, nondimeno non era sottoposto a tanti pericoli come era quello per il quale si sforzavano di condurci. Il quale ci fu mostrato in questa maniera.
Di due monti freddissimi e d'una palla di fumo che esce dalla cima d'uno di quelli,
e come il Cortese vi mandò uomini per investigar tal secreto, e quello che riportarono.
Della provincia detta Chalco.
Discosto da questa città di Churultecal sono due monti altissimi e freddissimi, e nel fine del mese d'agosto vi sono tanto gran nevi, che nelle lor cime non si vede altro che neve.
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Spagnuoli Iddio Maestà Vostra Cortese Chalco Churultecal
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