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      In questo luogo mi vennero a trovare alcuni in nome del Montezuma, i quali mi parevano baroni, e tra loro dicevano esser venuto il fratello del Montezuma, e mi portarono quattromila pesi d'oro da parte del lor signore Montezuma, pregandomi ch'io mi levassi dell'animo di proceder piú innanzi per andare a quella città, percioché la sua provincia pativa carestia di vettovaglie, ed era difficile la strada d'andarvi, essendo tutta circondata d'acque, né vi poteva esser condotto se non con le canoe (canoa è una barca d'un legno solo incavato), che usano per traghettare; gli abitatori le chiamano accaler. Fingevano molte altre cose difficili nel viaggio, dicendomi che gli facessi sapere ciò che io dimandava da lui, che volentieri, ovunque io mi trovassi, egli procureria senza dubbio di mandarmi, e insino al mare e dove mi piacesse, in segno di tributo, tutte quelle cose che gli chiedessi. Io con benignità e amichevolmente gli ricevetti, e donai loro alcune cose ch'io aveva portate di Spagna, le quali appresso di loro erano tenute in grandissima stima, e massimamente appresso di colui che dicevano esser fratello del Montezuma. All'ambasciata fatta per nome del signor loro risposi con queste parole: "Io, se fusse in mia potestà il partirmi di questa provincia, per compiacere al vostro magnanimo signore piú volentieri lo farei ch'egli non lo desidera. Ma perché i commandamenti della sacra cattolica Maestà del mio signore e re non mi concedono poterlo fare, di ordine suo io son venuto in questo paese; e tra l'altre cose che la catolica Maestà e il grande imperatore mi ha dato in commissione, fu principalmente ch'io dessi aviso a sua Maestà del magnanimo vostro signore Montezuma e della città sua tanto famosa, la cui fama già fa molto tempo è pervenuta alle sacre orechie di sua Maestà. E di questo vi voglio pregare, che da parte mia diciate al vostro signore che riceva la mia venuta a lui con buono e lieto animo, percioché né a lui né alla sua provincia puote arrecar danno o incommodo alcuno, ma piú tosto molta utilità, onore e accrescimento.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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