Le case vedete voi stessi esser di pietre di calcina e di terra". E cosí detto s'alzò le vesti mostrando il corpo e dicendo: "Non vedete voi ch'io son fatto di carne e d'ossa, mortale e palpabile? Vedete che già essi hanno mentito. Io certamente ho alcune masserizie che i miei antiqui mi lasciarono: tutte quelle che averò siano vostre, e di quelle disponete a vostro piacere. Io me n'anderò in altre case dove soglio abitare, e averò cura che vi sia proveduto d'ogni cosa conveniente a voi e ai vostri compagni. E non pigliate dispiacere alcuno, anzi rallegratevi, che sete in casa vostra e nella vostra patria".
Io risposi con poche parole, e toccai principalmente quelle cose che mi parevano a proposito del fatto nostro, e spezialmente di metter loro in animo che la Maestà Vostra fusse veramente quel signore che pensavano dover venire. Finito che ebbi di parlare si partí, e dopo la sua partita ci portarono pane, galline, varii frutti e altre cose pertinenti all'uso di casa e dell'albergo. Stemmo quivi sei giorni, molto ben trattati, e spesse volte i signori di quella provincia mi venivano a vedere e parlare.
L'inganno che usò il signor della città di Almeria contra il governator della Vera Croce, e come gli Spagnuoli presero per forza la detta città di Almeria.
Già nel principio di questa mia narrazione esposi a Vostra Maestà ch'io, quando mi partii dalla città della Vera Croce per intender diligentemente di questo potente signor Montezuma, quivi avea lasciati centocinquanta Spagnuoli per finir la fortezza incominciata da me, e anco avevo lasciate molte ville e castelli vicini alla detta città della Vera Croce, sudditi alla sacra Maestà Vostra, e gli abitatori veramente fedeli.
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