E mi disse ch'io mandassi chiunque mi piacesse, e cosí mandai dieci Spagnuoli, tra i quali alcuni ve n'erano che molto valevano nell'arte marinaresca. E andati con le guide che avea date loro Montezuma, cercarono tutte quelle marine dal porto Chalchilmera, che lo chiamano Santiuan, dove io ero arrivato con le mie navi: e tutto questo viaggio è piú di 60 leghe; e non trovarono fiume né golfo alcuno dove potessero entrar navi, benché in detta costa ve ne siano molti e grandissimi. E portati dalle canoe, mandata al fondo la sonda, andavano tastando per tutti quei fiumi, e cosí vennero alla provincia Quacalcalco, per la quale il sopradetto fiume trascorre.
Il signor di quella provincia, nominato Tuchintecla, gli ricevette benignamente e ordinò che fossero loro date delle canoe, con le quali potessero entrare nel fiume; nella cui bocca trovarono l'acqua esser profonda quanto sariano due stature e mezza d'uomo, ed era al tempo che l'acque erano grandemente abbassate. E navigarono su per il detto fiume dodeci leghe, e la minor profondità che si truova in detto spazio è quanto sariano sei stature d'uomo, e, per quel che potevano giudicare, andava piú di trenta leghe con tal profondità. Nella ripa del fiume sono molte e gran città, e tutta quella provincia è in pianura, fertile e abbondante di tutte quelle cose che suol producer la terra. Le genti sono quasi infinite, e non sono suddite al signor Montezuma, anzi sono acerbissimi suoi nemici; e parimente, allora che gli Spagnuoli andarono a lui, volse avisargli che que' di Culua a niun modo entrassero nella sua provincia, percioché erano suoi nemici.
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