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      E per ciascuna necessità che può avenire all'uomo hanno gli proprii idoli, secondo il costume antico de' gentili, che ne' tempi passati adoravano i loro idoli, sí che per ottener buona fortuna nella guerra hanno un idolo, per la coltivazione delle lor biade un altro; dipoi, per ciascuna cosa che cercano o desiderano che abbia felice successo, hanno un particolare idolo, il quale adorano.
     
     
      Delle case della città; di due acquedutti; come conducono l'acque dolce e quella vendono per tutta la terra. Del modo che tengono nella ubbidienza, nel vivere e nelle constituzioni loro.
     
      In questa famosa città sono molte grandi e ottime case, e vi sono tanti be' palazzi, percioché tutti i principali signori di quelle provincie e vassalli del signor Montezuma vi hanno le loro abitazioni, e vi abitano ad un certo tempo dell'anno; oltra di ciò gli primi della città sono ricchissimi; e similmente bellissime case, oltra le quali hanno di vaghi giardini pieni di varii fiori, tanto nelle abitazioni di sopra quanto in quelle di sotto. Per una delle quattro vie mattonate per le quali s'entra nella città s'estendono due acquedutti la larghezza de' quali è circa due passi e la altezza quanta saria la statura d'un uomo; e per uno di quelli si conduce acqua dolce d'ottimo sapore, per canali di grossezza quasi d'un corpo umano, la qual passa per mezzo la città, e ne bevono e l'usano per altre cose necessarie. L'altro acquedutto è voto, e mentre da uno di loro vogliono mandar fuori l'immondizie, conducono l'acque per l'altro, finché sia netto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Montezuma