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      Non ho potuto intendere quanto s'estenda lo stato del detto signor Montezuma. Egli veramente dalla sua gran città per tutto manda nunzii con suoi comandamenti per ispazio di ducento leghe, a' quali ognuno ubbidisce, benché avesse certe provincie circondate dalle sue con le quali faceva guerra. E, sí come potei comprendere, il suo regno è tanto grande quanto è tutta la Spagna, percioché da sessanta leghe oltra il Putunchan, che è il fiume Grisalva, mandò i suoi nunzii ad una città chiamata Cumatan, accioché venisse a rendere ubbidienza alla Maestà Vostra, che è lontana dalla gran città ducento e venti leghe; ma insino alle centocinquanta comandai alli nostri Spagnuoli che essi andassero a vedere. Quasi tutti li signori di queste provincie, e massimamente gli circonvicini, fanno residenza per la maggior parte dell'anno in questa città, come ho detto di sopra, e per lo piú li detti signori tengono i loro figliuoli primogeniti al servizio del signor Montezuma. E ciascuno di quei signori ha ne' suoi luoghi castelli, e in essi tiene i suoi soldati e li riscuotitori e governatori dell'entrate e de' servizii che a loro pervengono di tutte le provincie, e hanno il conto di tutte le cose che ciascuna provincia è obligata a contribuire. Hanno certi caratteri e figure in carta che fanno, le quali essi intendono. Ciascuna provincia ha il suo servizio e tributo separato, secondo la qualità della servitú, di modo che venivano alle mani del signor Montezuma ogni sorte di cose che si potevano trovare in dette provincie, e da presso e da lontano lo temevano tanto che non credo signor alcuno in terra sia piú temuto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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