Di continuo gli andava innanzi uno de' suoi portando tre verghe sottili e diritte, il che pensai che si facesse per significare che il signore veniva; e mentre scendeva della lettica egli portava in mano una di queste verghe, e la teneva fin che era giunto al luogo determinato. Erano tante e sí diverse le cerimonie e modi che questo signore voleva che si servassero nel servirlo, che averei di bisogno di piú ozio che io non mi ritrovo al presente e di piú salda memoria per potermi ricordare di tutte. In vero io non penso che niuno de' soldani o de' signori infedeli de' quali abbiamo cognizione serva tante e tali cerimonie ne' suoi servizii.
Fui in questa famosa città per provedere alle cose che appartenevano al servizio di Vostra Altezza, e per acquietar la provincia e per tirar a devozion di Vostra Maestà i paesi e luoghi abitati, con molte e grandissime città, ville e castelli, e per investigar le minere d'oro e intender li secreti delle provincie, tanto di esso signor Montezuma quanto degli altri che gli erano vicini e co' quali ha intendimento. Le cose sono tali e sí maravigliose che mi par che debbano parere incredibili. E queste cose erano fatte da me con suo consentimento e de' paesani, non altrimenti che se da principio avessero conosciuto Vostra Altezza per loro vero re e proprio signore; né men volentieri facevano ciò che da me era lor commandato in nome di Vostra real Altezza. E stetti quivi occupato in certe cose utili al servizio di Vostra Maestà dagli otto di novembre 1519 insino all'entrata del mese di maggio dell'anno presente 1520, nel quale io me ne stavo nella predetta famosa città quieto e tranquillamente, e avevo compartito molti Spagnuoli per tener quieti varii e diversi paesi e per fabricar nuove città in queste provincie.
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