E affermava che 'l dottore era nel detto porto, e che esso era venuto con l'armata con intenzione di poter rimuover il danno che di tal viaggio risulterebbe, essendo ottimamente noto a lui e a tutti con che animo e mente la detta armata avesse fatto vela.
Già mandai il sopradetto prete con mie lettere, per le quali gli significavo ch'io avevo inteso dal prete e da quegli che erano venuti seco che esso aveva il carico di governar quelle genti le quali erano condotte con quella nave, di che me ne rallegrava grandemente, percioché pensava altramente, non ritornando i nunzii che io avevo mandati; e che io mi maravigliavo che, poiché egli aveva inteso che io mi trovavo in queste provincie per servizii di Vostra Maestà, non m'avesse mandato né lettere né nunzio per avisarmi della sua venuta, sapendo egli di certo che, avendone aviso, me ne saria sommamente rallegrato, parte percioché per lo passato avevamo tenuta stretta amicizia insieme, parte perché stimava anco loro esser venuti qua per servir la Maestà Vostra, di che niuna cosa mi poteva accader piú grata. Ma all'incontro avevo grandissimo dispiacere che egli mandava seduttori, come facea, e lettere persuasive a' miei soldati, che sono al servizio di Vostra Maestà, che pigliassero l'armi contra di me e se ne fuggissero a lui, non altrimenti che se alcuni di noi fussero cristiani e alcuni infideli, overo altri fussero di Vostra Maestà e altri no; e lo pregavo che per l'avenire non usasse piú cotal via, ma dovesse palesarmi le cagioni della sua venuta.
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Vostra Maestà Maestà Vostra Vostra Maestà Vostra Maestà
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