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      E mi pregava con grande instanzia che, se io trovavo coloro esser uomini scelerati, subito gliene dessi aviso, che in un momento ragunarebbe grandissimo numero di genti, le quali anderiano a combattergli e a cacciargli della provincia. Io lo ringraziai d'ogni cosa e liberamente gli affermai che Vostra Maestà per questo gli userebbe qualche gratitudine, e donai di molte gioie e vesti ad uno de' suoi figliuoli e a molti altri signori che si trovavano appresso di lui.
      Nella città di Churultecal mi venne incontra Giovanni Velazquez, il quale altre volte ho detto che era partito e l'avevo mandato a Quacucalco, che veniva a trovarmi con tutti i soldati, se non alcuni che erano infermi, i quali ordinai che andassero nella città. Io con lui insieme e con quegli altri seguitai il cominciato viaggio, e quindeci leghe di là della città di Churultecal trovai il prete, che era uno de' miei compagni che avevo mandato a cercare chi fussero coloro che erano entrati nel porto con l'armata, e mi presentò le lettere del detto Narvaez, nelle quali si conteneva che egli aveva alcune commissioni che gli fussero consegnate dette provincie a nome di Didaco Velazquez, e che subito andassi da lui per ubbidire a quelle, e che egli già aveva edificato una città, e ordinati giudici e reggenti. E intesi dal detto prete come aveva fatto prigione il detto dottore Aylon e il suo cancelliere ed esecutore, e posti sopra due navi gli aveva mandati via, e con doni aveva richiesto lui che volesse confortare alcuni de' nostri compagni che volessero fuggirsene al detto Narvaez; e che aveva fatto la mostra di certi Indiani che erano venuti seco, tanto de' cavalli quanto de' fanti, e aveva fatto trarre tutta l'artegliaria, sí quella che era nelle navi come quella che era nel lito, per metter loro spavento, dicendo: "Considerate in che modo vi potrete difender da noi, se voi non ci darete ubbidienza". Raccontò anco aver veduto appresso il detto Narvaez uno de' signori di questa provincia, vassallo del signor Montezuma, al quale aveva dato carico di tutte le sue provincie da' monti insino alla marina; e seppi che egli parlò a Narvaez in nome del detto signor Montezuma, e che gli aveva donato alcuni ornamenti d'oro, e all'incontro Narvaez aveva dati a lui varii doni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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